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L'America profonda, bianca, povera, razzista, che il mondo ha visto balenare nell'assalto al parlamento di Washington, viene rappresentata, in questo romanzo, nei suoi anni, per così dire, di formazione. Lo storico Alessandro Barbero torna indietro nel tempo per riportare alla luce un episodio atroce e simbolico, attraverso la voce di un vecchio uomo dell'Alabama. Guerra di secessione americana. Un reduce, sudista, uno sconfitto dalla vita e dalla guerra. La studentessa di un college lo stimola a ricordare. Lui non si lascia pregare, ma divaga, tergiversa, non arriva al punto, e senza volerlo accresce la curiosità sull'episodio di sangue perché preferisce riportare, nel linguaggio figurato del suo ambiente, le premesse nelle esistenze della gente che l'hanno reso possibile e lo spiegano. Una miriade di storie e personaggi intorno a quella guerra che causò più morti americani di tutte le guerre. Un pennello semplice, feroce e nostalgico dipinge tutta la società che i Confederati volevano anacronisticamente conservare. Fondata inseparabilmente sullo schiavismo, un tipo di rapporto di sottomissione che modella tutto il resto. Di cui tutto trasuda. Ozioso e stanco, innamorato di sagome alla Mark Twain sulle rive del grande fiume, il reduce rende l'immagine di un organismo sociale complesso, non privo di un comunitarismo rassicurante ma che reagisce in modo violento alla diversità; una gerarchia paternalistica che produce un senso di giustizia impotente, istintivo e frustrato; l'influenza invadente di piccole chiese identitarie e fondamentaliste che comandano intolleranze elementari; la diffidenza verso la riflessione, l'indifferenza di fronte alla violenza; un erotismo del tutto corporale. Così come una favola elaborata, Alabama porta alle divisioni dell'oggi, nella maniera di Alessandro Barbero che sa dare alla storia l'andamento di un romanzo e alle narrazioni la precisione della conoscenza.

Dettagli down

Generi Gialli Noir e Avventura » Romanzi storici , Romanzi e Letterature » Narrativa d'ambientazione storica

Editore Sellerio Editore Palermo

Collana La memoria

Formato Brossura

Pubblicato 22/04/2021

Pagine 272

Lingua Italiano

Isbn o codice id 9788838941948

Autore down

Alessandro Barbero  

Alessandro Barbero

Alessandro Barbero nasce a Torino il 30 aprile 1959 ed è un accademico e scrittore italiano specializzato in storia del Medioevo e in storia militare. Di lui sono celebri le sue lezioni divulgative e appassionate sui temi più importanti della storia, acquisendo la nomea di grande divulgatore.

Della sua biografia sappiamo che dopo la maturità al Liceo classico Cavour di Torino si laurea in Lettere nel 1981 con una tesi in Storia medievale presso l'Università degli Studi di Torino, con relatore Giovanni Tabacco. Successivamente

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Alabama renzo.montagnoli1

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voto 4 su 5 Lassalto al parlamento americano dei sostenitori di Trump, delusi per la sua mancata rielezione, un vero e proprio arrembaggio di suprematisti, di appartenenti a sette razziste, di individui della violenza più cieca è stato visto da milioni di telespettatori, grazie alle riprese televisive. Una gran parte di questi facinorosi sono del sud degli Stati Uniti, di zone in cui il razzismo non è certo storia recente, anzi ha origini ben lontane, alimentato da chi, come allora, detiene posizioni di privilegio, sostenendo per difenderle la cupa rabbia di gente povera e ignorante, orientata a punire per la loro condizione non i colpevoli, ma i diversi, e fra questi soprattutto i neri, visti come negri, gli schiavi di un tempo a cui mai hanno riconosciuto una parità di diritti con i bianchi. Questo preambolo potrebbe far pensare che Alabama, lultimo romanzo storico di Alessandro Barbero, parli del fatto di cui ho accennato, ma non è così, perché invece è la narrazione di una strage di soldati unionisti neri avvenuta nel corso della guerra di secessione, una storia con cui si mostra il volto di unAmerica retriva che da allora non è cambiata; è così che la mente corre a episodi più recenti, come lassassinio di Martin Luther King, leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani avvenuto a Memphis (Tennessee) il 4 aprile 1968 e lassalto del 6 gennaio 2021 al Campidoglio degli Stati Uniti per opera appunto dei delusi sostenitori del presidente uscente Donald Trump. Barbero è molto abile a descrivere un fatto di circa centocinquantanni fa con lescamotage di una giovane studentessa di un college che, poco dopo lattacco giapponese a Pearl Harbor, per una sua ricerca è riuscita a trovare un superstite della guerra di secessione da cui spera di avere informazioni su una notizia, di cui non ha certezza, secondo la quale al termine di una battaglia i soldati confederati avrebbero massacrato i soldati dellUnione di pelle nera che si erano arresi. Si dipana così il racconto del reduce solo al termine del quale avremo certezza che la strage è effettivamente avvenuta e che alla stessa lui ha preso parte. Quel che più conta, però, è la storia che luomo ricorda dal suo arruolamento fino a quellepisodio, una storia di pochi ricchi piantatori di cotone e di tanti bianchi che tirano avanti alla meno peggio, non schiavi come i neri, ma succubi dei padroni del vapore che abilmente orientano le loro insoddisfazioni verso i lavoratori di pelle nera. Superstizioni, una religione di facciata, lignoranza diffusa (la maggior parte sono analfabeti) sono un terreno fertile perché individui frustrati si sentano forti solo con i più deboli e incolpevoli. E un romanzo di forte tensione quello di Barbero, perché pagina dopo pagina nel lungo monologo di questo anziano reduce emergono a poco a poco segnali, tracce, cause che sfoceranno nel massacro. Cera il rischio di stancare il lettore ma non è così perché la narrazione del vecchio è diretta, si ha limpressione che sia davanti a chi legge, raccontandoci il tutto. Quindi, è unopera che avvince dalla prima allultima pagina, una lettura da cui si esce consapevoli dei motivi di certi comportamenti, fantasmi di un passato che ogni tanto ritornano.

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