L'armata macedone varca l'Eufrate e il Tigri per raggiungere Babilonia. La reggia di Persepoli, il palazzo più bello del mondo, viene data alle fiamme: si conclude così la vicenda di un antico impero e si apre un'era nuova. Il progetto più ambizioso, quello di un mondo senza greci né barbari e di una sola patria per un solo popolo, è davanti agli occhi di Alessandro. Ma gloria, onore e ricchezza generano anche invidia, timore e rancore. E il re onnipotente è trascinato in un vortice di violenza e di sangue. Soltanto l'amore può essergli di aiuto, combattendo lo sgomento di essere soli, davanti all'impresa sovrumana. Sarà lei, Roxane, la più bella, l'incantatrice, la regina, a dare ad Alessandro il coraggio di spingersi verso l'India misteriosa e la forza di rinunciare al sogno, di cercare, tra stenti e privazioni, la via del ritorno. Con Il confine del mondo Valerio Massimo Manfredi chiude magistralmente la trilogia dedicata alla vita di Alessandro Magno, la vicenda più straordinaria della storia dell'uomo.
Eccoci arrivati al capitolo finale della trilogia sul grande Alessandro.
Il Re di Macedonia ha ottenuto grandi vittorie, ha scacciato i persiani dal Mediterraneo, ma la guerra non è finita. Il cuore della Persia è ancora lontano e Alessandro guarda anche oltre, ad altre terre e altri popoli.
La sua avventura quindi continua tra battaglie, amori e tradimenti. Attraversando terre esotiche e magnifiche, con alcune citazioni che rimandano a unaltra opera dellautore Larmata perduta.
Come i primi due si fa notare sia per la storia generale del conquistatore sia per i singoli momenti gloriosi e intensi. Tra questi quello che ho maggiormente apprezzato è stata la fine di quel verme di Besso, tutti i traditori meriterebbero una fine simile.
Il libro quindi è intrigante, appassionante, mai pesante, notevole insomma, ma rispetto ai primi due lautore sembra voler tagliare corto. Mancano alcuni dettagli che avrebbero potuto arricchire molto la trama e magari far diventare questa una tetralogia. Inoltre non sarebbe stata una cattiva idea dare più spazio a Dario III.
Il finale è commovente e triste come solo lepilogo di un titano della storia come Alessandro poteva essere. Un finale che tutti conoscevano quando hanno iniziato a leggere questa trilogia, eppure non si può fare a meno di chiedersi perché? Perché non ha potuto realizzare tutti i suoi sogni? Un genio dellarte bellica, un sognatore, un Re invincibile... Magari se fosse riuscito a unire la stirpe di Ciro alla sua avrebbe potuto creare davvero un nuovo mondo.
Sono rimasto colpito anche dalle parole finali di Tolomeo.
Nonostante Manfredi non sia tra i miei autori preferiti, merita ogni elogio per questa trilogia, il suo lavoro migliore, tanto che non saprei dire quale dei tre preferisco. Anche se parte del merito va senza dubbio al materiale eccezionale scelto: la vita dellimpareggiabile Alessandro Magno.
Allintera trilogia darei un voto intermedio tra cinque e quattro stelle.
Alessandro - 16/09/2018 11:05