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Il gioco di Gerald

Stephen King
pubblicato da Sperling & Kupfer

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In una casa isolata su un lago, Jessie si piega all'ennesima fantasia sessuale del marito Gerald, che questa volta l'ammanetta al massiccio letto in legno. Ma quando umiliata, lei lo allontana con un calcio, l'uomo si affloscia inerte, stroncato da un infarto. Il tempo passa e Jessie, immobilizzata e dolorante, sembra votata a una morte lenta, resa ancora più atroce dalla comparsa di un affamato cane randagio e da un'ombra misteriosa e irreale che fa capolino nella stanza...

Dettagli down

Generi Romanzi e Letterature » Horror e gotica , Fantasy Horror e Gothic » horror e Dark Romance

Editore Sperling & Kupfer

Collana Pickwick

Formato Tascabile

Pubblicato 26/09/2013

Pagine 374

Lingua Italiano

Isbn o codice id 9788868361051

Traduttore T. Dobner

2 recensioni dei lettori  media voto 4  su  5
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Il gioco di Gerald luigi9101972

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voto 5 su 5 Tu leggi la trama e pensi ad un certo sviluppo, poi capisci che è tutta un'altra cosa e che quel che davvero ci fa paura ognuno di noi se lo porta dentro ... alcune parole ti entreranno nella mente e continueranno a tanburellare come un forsennato tam tam ... peppermint yum yum ... e quelle manette poi ... fa davvero paura ... senza morti, senza sangue, senza mostri ... un maestro assoluto
Il gioco di Gerald kiuky

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voto 3 su 5 Questestate ascoltavo la radio, si parlava di libri e la conduttrice ha nominato Il gioco di Gerald di Stephen King. Che fai non lo compri?! Subito! Gioco sadomaso tra marito e moglie: lui che la lega al letto (e non immaginatevi cose alle 50 Sfumature, che pure ho letto, mio malgrado, chiedo venia, ma consigliabile in periodi di calo del desiderio, soprattutto per gli uomini!); lui non fa in tempo a fare quello che vuole fare perché stroncato da un infarto e lei rimane lì, così, legata al letto, nella casa sul lago disabitato. Tutto questo nelle prime 10 pagine, roba che pensi e mo?! Come ci arriviamo a pagina 366?! e come ci arriviamo, parliamo di Stephen King, il genio del male, ci arriviamo e come! Un delirio: un groviglio di ansia e paura, un susseguirsi di fatti nonostante la protagonista sia una sola e per giunta immobile. Un crescendo di terrore che solo leggendo il libro capirete! Non ci si dorme la notte oppure si dorme facendo incubi, ve lo dico. Coprotagonisti un cane abbandonato (lex Prince), che ti fa una pena indicibile dal primo rigo in cui entra in scena, e un mostro, che forse mostro non è. In mezzo al racconto: flashback sulla vita passata; buio, orrore, sangue, terrore, rabbia, schifo, rassegnazione e chi più ne ha più ne metta. Stephen King è incredibile e tutte le volte che lo leggo penso questo cha un sacco di problemi, ma assai proprio, e irrisolti. Scrive ed immagina delle cose che solo una persona che non sta bene può fare, peró ma che gli puoi dire?! Per carità, da dirgli ci sarebbe Curati! ma poi anche no considerato lo stato danimo in cui riesce a farti stare per le circa 400 pagine che scrive. Chi mi frequenta sa che per me era diventata una specie di ossessione questo libro: dovevo sapere, vedere, capire come finiva perché stai con lei su quel letto, stai con lei nei flashback, stai con lei con i mostri, stai con lei con il cane, STAI CON LEI finché non finisce. E allora Stephen, non ti curare, resta così ma io ti rileggo tra una decina danni prima non ce la posso fare, sia chiaro.

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