Un fine settimana di dicembre, il Palace de Verbier, lussuoso hotel sulle Alpi svizzere, ospita l'annuale festa di una importante banca d'affari di Ginevra, che si appresta a nominare il nuovo presidente. La notte della elezione, tuttavia, un omicidio nella stanza 622 scuote il Palace de Verbier, la banca e l'intero mondo finanziario svizzero. L'inchiesta della polizia non riesce a individuare il colpevole, molti avrebbero avuto interesse a commettere l'omicidio ma ognuno sembra avere un alibi; e al Palace de Verbier ci si affretta a cancellare la memoria del delitto per riprendere il prima possibile la comoda normalità. Quindici anni dopo, un ignaro scrittore sceglie lo stesso hotel per trascorrere qualche giorno di pace, ma non può fare a meno di farsi catturare dal fascino di quel caso irrisolto, e da una donna avvenente e curiosa, anche lei sola nello stesso hotel, che lo spinge a indagare su cosa sia veramente successo, e perché, nella stanza 622 del Palace de Verbier.
Joël Dicker nasce nella zona francofona svizzera a Ginevra il 16 giugno 1985. È figlio di una bibliotecaria e di un insegnante di francese, dai quali impara immediatamente la passione per la lettura e per la scrittura. È inoltre pronipote dell'avvocato e politico di estrema sinistra Jacques Dicker (1879-1942). Frequenta il Collège Madame de Staël, ma senza avere una predilezione particolare per gli studi, la sua passione è leggere ma ancor di più sembra che la sua aspirazione sia il teatro. A 19