Il primo omicidio letterario in terra di mafia della seconda repubblica - un omicidio eccellente seguito da un altro, secondo il decorso cui hanno abituato le cronache della criminalità organizzata - ha la forma dell'acqua (""Che fai?" gli domandai. E lui, a sua volta, mi fece una domanda. "Qual è la forma dell'acqua?". "Ma l'acqua non ha forma!" dissi ridendo: "Piglia la forma che le viene data"). Prende la forma del recipiente che lo contiene. E la morte dell'ingegnere Luparello si spande tra gli alambicchi ritorti e i vasi inopinatamente comunicanti del comitato affaristico politico-mafioso che domina la cittadina di Vigàta, anche dopo il crollo apparente del vecchio ceto dirigente. Questa è la sua forma. Ma la sua sostanza (il colpevole, il movente, le circostanze dell'assassinio) è più antica, più resistente, forse di maggior pessimismo: più appassionante per un perfetto racconto poliziesco. L'autore del quale, Andrea Camilleri, è uno scrittore e uno sceneggiatore che pratica il giallo e l'intreccio con una facilità e una felicità d'inventiva, un'ironia e un'intelligenza di scrittura che - oltre il divertimento severo del genere giallo - appartengono all'arte del raccontare. Cioè all'ingegno paradossale di far vedere all'occhio del lettore ciò che si racconta, e di contemporaneamente stringere con la sua mente la rete delle sottili intese.
Andrea Camilleri è nato a Porto Empedocle (Agrigento) il 6 settembre 1925. Per tutta la sua vita, nonostante il suo grande attaccamento con la Sicilia, vivrà a Roma, dove muore il 17 luglio 2019.
Frequenta il liceo classico Empedocle di Agrigento senza conseguire la maturità poiché nel maggio del 1943 con lo sbarco in Sicilia delle forze alleate fu deciso di non svolgere gli esami e che sarebbe valso il solo scrutinio.
Il periodo della guerra è ricordato da Camilleri attraverso aneddoti che &
E' il primo romanzo in cui Camilleri inserisce il personaggio del commissario Montalbano che tanta fortuna porterà a lui e alla serie (romanzi e tv). L'ironia personalissima dell'autore colpisce già dalle prime pagine rendendo la lettura del romanzo una autentica gioia. La trama è piuttosto complessa ma si legge con gusto fino alla fine. Ci sono, come è naturale che ci siano, dei personaggi davvero inquietanti.
Il fatto che poi il caso non sia stato risolto secondo la legge, ma attribuito a organizzazioni che hanno maggior potere, è dovuto alla pietà del narratore, riguardo certi eventi che hanno dato al romanzo il titolo che ha. Gli eventi possono essere come l'acqua che può assumere qualsiasi forma in base al recipiente in cui si decide di inserirla.
In Camilleri c'è tanto e molto di più: si vedono i quadri, si sentono gli odori, si gustano i sapori di piatti prelibati, sembra di toccare la sua amata Sicilia e si ha la sensazione di riflettere con Montalbano e di seguirlo nelle sue indagini.
La forma dell'acqua
Anonimo - 20/11/2008 06:38
4/
5
E' il primo libro di Camilleri che leggo a Natale mi farò regalare tutti gli altri. Adesso capisco perchè tutti mi dicevano leggilo ne vale veramente la pena
La forma dell'acqua
GG - 25/09/2006 18:22
3/
5
E' una delle prime indagini del commissario Montalbano, nella quale vengono delineati il carattere del detective e quelli dei suoi collaboratori, ufficiali e non.
La storia è basata sulla morte, apparentemente naturale, di un ingegnere attivo politicamente a Vigata, che forse per tedio, intratteneva rapporti talvolta equivoci e che si era attirato diversi nemici a causa di prese di posizione non da tutti condivise da punto di vista politico. Il commissario, intuendo un omicidio, si mette a indagare alacremente e alla fine perviene alla soluzione del caso, anche grazie al prezioso aiuto dei suoi collaboratori.
Come altre storie scritte da Camilleri, anche in questa l'autore non perde occasione per rappresentare al meglio alcune tipicità dei Siciliani, riguardanti sia comportamenti che modi di dire: unico e proverbiale è il linguaggio siculo-italiano, che ha reso famose le storie di Montalbano.
E' un racconto che si lascia leggere piacevolmente e che, come tutte le detective-stories, induce il lettore a cercare di indovinare l'esito dell'indagine prima che il mistero venga svelato.
La forma dell'acqua
Livio - 01/07/2006 08:50
3/
5
Non mi ha spinto a comprare altri libri di Cammilleri... sara' che sono veneto e mi sono trovato in difficolta' con i dialoghi, o sara' perche' il plot e' esageratamente incasinato...
Comunque non e' un romanzo da dimenticare.
La forma dell'acqua
danpoet - 25/09/2002 09:42
4/
5
Il mio primo libro di Camilleri: ho scoperto un autore di cui leggerò tutto ciò che ha scritto! Il romanzo è molto godibile, scritto molto bene, con personaggi molto originali. La trama è anch'essa piacevole ed originale. La considerazione che mi viene spontanea è la seguente: mi capita spesso di leggere romanzi molto avvincenti (ad es. ''non dirlo a nessuno'' di Harlan Coben) e romanzi molto ben scritti che però hanno una trama un pò fiacca. Ebbene, Camilleri in questo romanzo non mostra nessuno dei due limiti. Inoltre, la cosa che mi è piaciuta di più è la ''sicilianità'' del romanzo: fatti, personaggi, linguaggio e intreccio sono assolutamente siciliani. Questo è l'elemento di originalità più spiccato del romanzo che consiglio a tutti di leggere.
Ivan - 17/10/2013 11:55
Anonimo - 20/11/2008 06:38
GG - 25/09/2006 18:22
Livio - 01/07/2006 08:50
danpoet - 25/09/2002 09:42