Isabel Allende

Isabel Allende nasce a Lima il 2 agosto del 1942 e a soli tre anni dalla sua nascita il padre, il diplomatico cileno Tomás Allende, divorzia e lascia la famiglia. A questo punto la madre decide di tornare in Cile con i tre figli e di trasferirsi dal padre a Santiago. 

Grazie alla presenza del cugino del padre, Salvador Allende, futuro presidente del Cile (assassinato durante il colpo di Stato del 1973) ai tre fratelli verrà garantita la possibilità di studiare e di non avere problemi economici. Sarà proprio la casa del nonno ad essere evocata in quello che diventerà il suo romanzo d'esordio, La casa degli spiriti e che dal 1982, anno di pubblicazione, verrà consacrato a livello internazionale. L'esegesi del romanzo è davvero particolare, perché tutto è nato in seguito a una telefonata che Allende riceve l'8 gennaio 1981 quando viene avvisata delle gravi condizioni di salute del nonno. Da quel momento decide di scrivergli una lettera importante che piano piano è divenuto il libro La casa degli spiriti. Da quel momento per Isabel Allende è nato una specie di rituale, per ogni stesura di un suo romanzo, la scrittrice attende l'8 gennaio per iniziare a prendere in mano la penna  e scrivere.

Non resta sempre in Cile, i suoi viaggi iniziano nel 1953 quando la madre si risposa con un diplomatico e si trasferisce dapprima in Bolivia, dove studia in una scuola USA, successivamente in Europa e infine in Libano, studiando in un collegio inglese.

Ritorna in Cile nel 1959 e nel 1962 si sposa con Michael Frías, da cui avrà due figli, Paula e Nicolás. Svolgerà la professione di giornalista, lavoro che le darà molte soddisfazioni. Lascerà il Cile nel 1957 trasferendosi a Caracas in Venezuela, in seguito al colpo di Stato di Pinochet dell'11 settembre 1973. A quell'anno risalgono il divorzio da Frías e il successivo matrimonio con William Gordon, con conseguente trasferimento in California.

Inizia a collezionare premi, tra cui l'American Book Awards nel 1988 con il romanzo Eva Luna. 

Triste e travagliata la storia con la figlia Paula, che nel 1991 all'età di 28 anni scopre di avere una malattia molto rara e gravissima che la conduce in poco tempo alla morte. La madre vive perennemente al suo capezzale durante il lungo coma che colpisce la figlia e in quel periodo riprende a scrivere, raccontando i ricordi più belli passati con lei. Nel 1992 Paula muore e Isabel Allende decide di raccogliere i suoi scritti e di pubblicare nel 1995 il libro Paula. Qualche anno dopo decide di stampare anche un altro volume dal titolo Per Paula in cui inserisce tutte le lettere e i messaggi di solidarietà che le sono stati inviati dai suoi lettori per la figlia.

Isabel Allende sarà sempre impegnata in opere filantropiche e di aiuto per associazioni umanitarie soprattutto legate a malattie rare o a storie di rifugiati di guerra.

Si dedicherà alla scrittura per ragazzi, infatti dedica ai propri nipoti la sua prima trilogia: La città delle bestie, Il regno del drago d'oro e La foresta dei pigmei.

Nel 1998 ha ottenuto a Capri il Premio Malaparte, mentre nel maggio 2007 è stata insignita a Trento della laurea honoris causa in lingue e letterature moderne euroamericane. Nel settembre 2010 è stata insignita del Premio Nazionale di Letteratura del Cile.

Ha all'attivo più di 34 pubblicazioni, trova quella più affine ai tuoi gusti e lanciati nella lettura di questa autrice passionaria.