Milo Manara

Maurilio Manara, noto principalmente con il nome di Milo, nasce a Luson, in Alto Adige, il 12 Settembre 1945 ed è considerato uno dei fumettisti italiani più noti per le opere di stampo sensuale. Inizia alle porte degli anni Settanta le sue prime collaborazioni, fino ad arrivare alla grafica del fumetto Jolanda de Almaviva che inaugurerà la sua carriera nel genere fumettistico di carattere erotico. Questa serie di fumetti prodotta dalla casa editrice Ediperiodici e ideata da Roberto Renzi e Gaburro & Gramegna, è considerata uno dei più celebri fumetti erotici italiani, la cui fama è stata risollevata proprio dall'arrivo di Manara in redazione. Quest'ultimo infatti incomincia ad apportare il suo stile fumettistico al personaggio di Jolanda dai primi anni Settanta, aiutando la Ediperiodici a riprendersi da un brutto periodo economico.

Passando da storie disegnate per il Corriere dei Ragazzi come La rivincita della Morte, a narrazioni satiriche che danno vita a Lo scimmiotto, i lavori di Manara diventano anche internazionali grazie ad editori francesi che gli richiedono numerose collaborazioni, una fra queste porterà alla realizzazione dell'alter ego dell'artista, Giuseppe Bergman, personaggio prodotto per la rivista francese A suivre che farà capolino in fumetti come H.P. e Giuseppe Bergman. Il personaggio ritornerà anche negli anni Ottanta in altre tavole dell'artista, come Un autore in cerca di sei personaggi e Dies irae, inquadrate come Le avventure africane di Giuseppe Bergman e considerate alcune fra le sue migliori produzioni.

Dalle sue moltitudini esperienze, giungerà alla creazione della sua opera più famosa e venduta, Il gioco, un fumetto erotico commissionato dalla rivista per adulti Playmen. Quest'ultima lascia all'artista ampio raggio d'azione, grazie al quale Manara può esprimere un erotismo non limitato e una raffigurazione senza filtri dell'altro lato della borghesia, fatto di finzione e perbenismo. Dalla prima pubblicazione ne seguirà una serie, permessa dall'elevata fama ottenuta dal fumetto.
Fino agli anni Duemila l'artista continua a dedicarsi a disegni che puntano alla critica sociale mischiata all'erotismo ma anche all'attualità; un esempio recente è Tre ragazze nella rete, ambientato fra contesti dediti a internet.