Premio Strega 2021 vince Emanuele Trevi con Due vite
Il premio Strega è un rinomato riconoscimento letterario che viene assegnato all’autore o autrice di un libro pubblicato in Italia. Esistente fin dal 1947, è organizzato e gestito dalla Fondazione Bellonci, una delle più prestigiose istituzioni culturali italiane.
Fu fondato da Maria Bellonci e Guido Alberti, proprietario della casa produttrice del Liquore Strega, da cui il premio prende il suo nome. Tra i vincitori si possono trovare scrittori di grande levatura, come Umberto Eco, Dacia Maraini ed Elsa Morante, e alcuni dei libri premiati rappresentano vere e proprie colonne portanti della letteratura italiana.
L'8 luglio 2021 è stato annunciato presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia il vincitore del Premio Strega, che è Emanuele Trevi con Due vite. Il vincitore del premio viene scelto da una commissione composta da 400 scrittrici e scrittori italiani, compresi alcuni premiati nelle edizioni precedenti.
Il 22 marzo 2021 erano stati annunciati i 12 candidati di questa edizione. La semifinale si era poi svolta a Benevento il 10 giugno 2021, introdotta dal Sindaco Clemente Mastella, dal Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico e condotta da Gigi Marzullo. Il Presidente della giuria, Sandro Veronesi, aveva in questo contesto annunciato i cinque finalisti.
Gli altri quattro autori che componevano la cinquina finalista della LXXV edizione del premio erano:
- Donatella Di Pietrantonio, Borgo sud
- Edith Bruck, Il pane perduto
- Giulia Caminito, L'acqua del lago non è mai dolce
- Andrea Bajani, Il libro delle case
Edith Bruck con Il pane perduto è risultata la vincitrice dell'ottava edizione del Premio Strega Giovani.
Scopri tutto quello che c’è da sapere sugli autori e sui titoli della LXXV edizione del Premio.
Il vincitore del Premio Strega 2021
Due vite di Emanuele Trevi
Emanuele Trevi: scrittore e critico letterario, ha curato e tradotto numerosi classici italiani e francesi. È stato membro della giuria del premio Calvino nel 2001 e del premio Alice nel 2002.
Il libro: Un romanzo sull’amicizia attraverso il racconto di due vite: quelle di Rocco Carbone e Pia Piera, scrittori deceduti prima del tempo e legati da un affetto sincero e trasparente. L’autore tratteggia il carattere e i lineamenti dei due protagonisti nei più piccoli dettagli. Lui, un volto dai tratti pronunciati e un animo incline a infliggere colpi, lei, incantevole e seducente, e così sensibile e propensa alle illusioni. Totalmente diversi tra loro, sono smossi da ossessioni inconciliabili ma uniti da quel sentimento unico che contraddistingue le relazioni amicali.
La cinquina di candidati per la vittoria
Borgo Sud di Donatella Di Pietrantonio
Donatella Di Pietrantonio: dentista pediatrica di professione, l’autrice ha partecipato al Premio Strega 2014 con Bella mia, che ha vinto il Premio Brancati e il Premio Vittoriano Esposito Città di Celano. Nel 2020 pubblica il romanzo candidato quest’anno con Einaudi.
Il libro: Adriana sconvolge la vita della sorella come un vento, irrompendo a notte fonda a casa sua con un neonato in braccio. Portatrice di scompiglio e disordine, con la sua presenza farà luce sulle crepe di un matrimonio e sulle verità più scomode e amare. Anni dopo, la narratrice si ritrova a rimettere insieme i ricordi viaggiando verso Borgo Sud, la zona marinara di Pescara, un microcosmo impenetrabile e allo stesso tempo caloroso, dove forse potrà finalmente fare pace con il passato. Un romanzo emozionante, intenso e tagliente.
Il pane perduto di Edith Bruck, vincitore del Premio Strega Giovani
Edith Bruck: scrittrice e poetessa di origine ungherese naturalizzata italiana, è autrice di numerosi romanzi e racconti. Sopravvissuta alla deportazione, nelle sue opere ha reso testimonianza della Shoah. Ha vinto numerosi premi e con il volume di racconti Andremo in città è arrivata anche al cinema.
Il libro: Una grande opera, che racchiude tutto ciò che Bruck ha vissuto, visto e pensato durante la sua esistenza. L’autrice torna indietro alla sua infanzia nella Polonia di Auschwitz e nella Germania nazista, alla quale riesce miracolosamente a sopravvivere grazie al sostegno della sorella maggiore. Racconta il tentativo di ricominciare a vivere, con il peso del passato e l’incertezza del futuro. Un’odissea fatta di fughe, insediamenti temporanei ed incontri. Come finale, una lettera a Dio dove la scrittrice mostra tutta sé stessa. Un capitolo di storia da tramandare alle generazioni future, per non dimenticare.
L'acqua del lago non è mai dolce di Giulia Caminito
Giulia Caminito: dopo una laurea in Filosofia politica, esordisce nel mondo della letteratura con La Grande A, un romanzo dedicato alla vita avventurosa della bisnonna, che vince il premio Bagutta Opera Prima, il premio Berto e il Premio Brancati Giovani.
Il libro: La vicenda ha luogo al Lago di Bracciano negli anni Duemila, dove Antonia e la sua famiglia approdano fuggendo dall’indifferenza della capitale. La protagonista è una donna forte e caparbia, che si occupa da sola di un marito disabile e di quattro figli. Gaia, l’unica figlia femmina, imparerà a contare solo sulle proprie capacità, a non lamentarsi e a tenere sempre alta la testa. Reagisce con violenza imprevedibile ai torti subiti e rifugge ogni moto di ragionevolezza. Il mondo dipinto dall’autrice è lontano dalle grandi battaglie politiche e civili, vicino solo alle acque immobili di una vita senza prospettive.
Il libro delle case di Andrea Bajani
Andrea Bajani: autore di romanzi, opere teatrali e reportage, lo scrittore è vincitore di numerosi premi letterari. Dopo alcune importanti collaborazioni, è diventato consulente editoriale e scrive sui principali quotidiani nazionali.
Il libro: Un romanzo che narra la vita di un uomo setacciando le case in cui ha vissuto e le tracce nascoste in ognuna di esse. Dalla Casa del sottosuolo a Roma, a una mansarda parigina, a un materasso buttato a terra, ad una porta che si chiude su una dimora vuota. Bajani accompagna il lettore in un viaggio attraverso i cambiamenti degli ultimi cinquant’anni: quelli della storia e delle architetture reali, ma anche quelli intimi e personali. Lo fa ripercorrendo i luoghi interiori del protagonista, i più profondi e forse i più sconvolgenti, che determinano chi siamo e cosa stiamo vivendo.
Gli altri candidati originariamente in lizza per il Premio
Sembrava bellezza di Teresa Ciabatti
Teresa Ciabatti: l’autrice romana ha frequentato la scuola Holden di Torino e pubblicato il suo primo libro nel 2002, da cui è stato tratto il film L’estate del mio primo bacio. Fu finalista al Premio Strega 2017 con La più amata.
Il libro: La protagonista è una scrittrice arrivata al successo dopo anni vissuti al margine, che cerca disperatamente di tenersi stretto quel momento di riscatto, giorno dopo giorno. Dopo trent’anni torna a cercarla un’amica d’infanzia, riportando nel suo presente Livia, sorella maggiore e modello di bellezza irraggiungibile, un’adolescente incastrata nel corpo di una donna di cinquant’anni. Inizia così un viaggio nel passato alla ricerca della verità su sé stessa e su Livia, durante il quale incontrerà il perdono e la tenerezza. Un romanzo profondo in cui le relazioni fanno da protagoniste sullo sfondo di un tempo che scorre impietoso sull’esistenza.
Splendi come vita di Maria Grazia Calandrone
Maria Grazia Calandrone: autrice di romanzi, poesie, opere teatrali, ma anche giornalista e conduttrice televisiva e radiofonica. Un’autrice dalle mille sfaccettature, premiata numerose volte con riconoscimenti per la poesia e la critica letteraria.
Il libro: Il racconto di una perdita in una lettera d’amore alla madre adottiva. La storia di una ferita che, pezzo per pezzo, arriva a creare una distanza abissale tra le due figure. L’autrice guarda la propria madre con gli occhi di una donna adulta, con tutte le sue gioie e le sue pene. Solo allora, la può finalmente vedere come una persona autonoma e separata, pertanto, molto più amabile. Splendi come vita illumina il lettore di riflesso, ridonando luce ed energia a ciò che non esiste più.
Adorazione di Alice Urciuolo
Alice Urciuolo: sceneggiatrice, classe 1994, lavora e vive a Roma. Autrice della serie Skam Italia, collabora alla scrittura di vari progetti a livello internazionale. Adorazione è il suo romanzo d’esordio.
Il libro: A Pontinia, un piccolo comune di fondazione fascista, un gruppo di adolescenti si trova ad affrontare l’omicidio dell’amica Elena, uccisa dal fidanzato. Diana, Vera, Giorgio, Vanessa: i loro destini s’intrecciano in un’estate afosa che ha come sfondo la grande città di Roma. Per ognuno di loro la morte della giovane ragazza assume un significato differente, sovrapponendosi alla propria vicenda personale. L’autrice delinea il quadro di una piccola comunità in cui vigono ancora valori patriarcali e le famiglie sono pregne di ipocrisia e silenzi. È qui che i ragazzi cresceranno, ritrovandosi ad affrontare la realtà da soli in un mondo in cui amore, desiderio e tenerezza si confondono con umiliazione, sopraffazione e vergogna.
Le ripetizioni di Giulio Mozzi
Giulio Mozzi: autore padovano di racconti e romanzi, è uno scrittore e curatore editoriale. Gestisce il blog online Vibrisse Bollettino e ha promosso la casa editrice Vibrisselibri.
Il libro: Un ritmo incalzante ed ipnotico, capitolo per capitolo, porterà il lettore dentro la vita di Mario, dove si sfiorano le strane esistenze di personaggi senza nome e ogni avventura porta con sé un dubbio: sarà reale o immaginaria? Non è possibile dirlo. Il protagonista è un uomo poco interessato alla verità delle cose, a cui piace giocare con l’immaginazione e inventare storie. La ripetizione è la sua unica realtà, e ne affida consistenza e coerenza a delle fotografie. Se per Mario è sempre il 17 giugno, non si può dire con altrettanta certezza quali siano gli spazi che percorre durante la narrazione. Una scrittura avvolgente che guiderà chi legge, pagina dopo pagina, fino al più orribile degli epiloghi.
Cara pace di Lisa Ginzburg
Lisa Ginzburg: scrittrice e saggista specializzata in mistica francese del Seicento, vive e lavora a Parigi. Ha lavorato come traduttrice e pubblicato numerosi romanzi, tra cui Per Amore e Buongiorno mezzanotte, torno a casa.
Il libro: Nina e Maddalena crescono senza una madre e costruiscono la propria infanzia attorno a questo grande vuoto, cercando di proteggersi a vicenda e di colmare un’assenza difficile da accettare. Ed è proprio nella casa di Roma dove le due sorelle sono cresciute che Maddi tornerà, rivivendo i luoghi del passato e fuggendo dai ruoli che la famiglia le ha imposto, finalmente libera di restare sola con sé stessa. Un romanzo famigliare, che scava nelle smagliature dei rapporti affettivi e nelle fragilità dei legami per raccontare una toccante storia d’amore e di abbandono.
L’anno che a Roma fu due volte Natale di Roberto Venturini
Roberto Venturini: nato a Roma nel 1983, è autore della popolare serie web Tutte le ragazze con una certa cultura, da cui ha preso ispirazione per il suo primo romanzo, vincitore del premio Bagutta Opera Prima. L’anno che a Roma fu due volte Natale è la sua seconda opera letteraria.
Il libro: Al centro di questo travolgente ed ironico romanzo c’è Alfreda, accumulatrice seriale alle soglie della demenza senile. La donna vive al Villaggio Tognazzi, sulla costa romana, e col passare degli anni ha reso la sua villetta più che invivibile. Il figlio Marco, che abita al piano di sopra, è un perdigiorno insicuro che ha come unico cruccio quello di prendersi cura della madre. La minaccia di un’ispezione da parte dell’Ufficio Igiene e di un possibile sfratto mette in moto una rocambolesca avventura di cui il ragazzo è protagonista insieme ad un vecchio pescatore, Carlo, e al travestito più ambito della zona, Er Donna.
La casa delle madri di Daniele Petruccioli
Daniele Petruccioli: dopo il diploma all’Accademia drammatica Silvio D’Amico si è occupato principalmente di teatro. Lavora come traduttore e insegna Lingua e Traduzione Portoghese e Brasiliana all’Università di Viterbo. La casa delle madri è il suo primo romanzo.
Il libro: L’autore narra le vicende di Elia ed Ernesto, due gemelli che si inseguono senza riuscire mai a toccarsi, le cui esistenze procedono come due rette parallele che non si congiungono mai. Esattamente l’opposto capita ai genitori, due individui che non smettano mai di allontanarsi, anche quando credono di stare l’uno accanto all’altra. Le case sono ancora una volta il filo conduttore della narrazione: abitazioni che si succedono, generazione dopo generazione, in cui le persone crescono, traslocano e infine muoiono. Custodi silenziose di una memoria che si tenta ostinatamente di rimuovere, ma permane nonostante gli sforzi. L’esordio di una voce narrante che ha la capacità di incantare il lettore e di farlo perdere in un intreccio intenso e ricco di sfumature.
I vincitori delle precedenti edizioni
Vincitori storici del Premio Strega
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