Il Re Leonetutto quello che c'è da sapere

Il Re Leone, al cinema dal 21 agosto

Il Re Leone fu il 32° lungometraggio Disney ed uno dei classici più amati di sempre, anche per la capacità di rappresentare la natura sia paesaggistica che dei comportamenti animali, in modo più credibile rispetto ad altre favole Disney. In questa nuova versione, diretta da Jon Favreau, l'impatto realistico diventa spiazzante. Riprendendo in modo maniacale le stesse scene del film originale rispettandone taglio ed inquadratura, ma con animali che sembrano veri. Un po' per non tradire la forza delle immagini della versione animata, un po' forse per mancanza di coraggio, il film, bellissimo, è una copia precisa del cartone, anche se sembra realizzato con animali veri.

In 25 anni l'avanzamento tecnologico nell'animazione digitale ha fatto passi da gigante permettendo infatti di raggiungere un tale liuvello di realismo che se gli animali non parlassero sembrerebbe un documentario. Per poter raggiungere un tale livello di credibilità, il regista ha organizzato un apposito team che per settimane si è dedicato ad un lavoro di ricerca negli habitat utilizzati come fonte d'ispirazione: Namibia, Kenya, il californiano Mono Lake, il Parco Nazionale di Yellowstone.Al Disney’s Animal Kingdom di Orlando hanno invece studiato da vicino le movenze e le abitudini dei leoni, dei facoceri e delle iene registrandone fino al 75% dei movimenti con uno speciale sistema di telecamere.

Uno dei punti di forza del film in versione italiana sono indubbiamente le voci dei personaggi, scelti con grande attenzione: Marco Mengoni è la voce di Simba, Elisa interpreta Nala, Edoardo Leo e Stefano Fresi sono nella versione italiana Timon e Pumba, Massimo Popolizio sostituisce Tullio Solenghi nel ruolo di Scar mentre il Mufasa di Vittorio Gassman è ora interpretato dal bravissimo Luca Ward.

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