Il 24 ottobre del 79 d.C. sembra un venerdì qualsiasi a Pompei, una città abitata da circa dodicimila persone che, come innumerevoli altre nell'Impero, lavorano, vanno alle terme, fanno l'amore. Ma alle 13 dal vicino Vesuvius si sprigiona una quantità di energia pari a cinquantamila bombe atomiche e, in meno di venti ore, sotto un diluvio ustionante di ceneri e gas, Pompei è soffocata da sei metri di pomici, mentre la vicina Ercolano viene sepolta sotto venti metri di fanghi compatti. Migliaia di uomini e donne cercano di scappare, invocano gli dèi, ma trovano una morte orribile. E solo in epoca moderna saranno scoperti alcuni dei loro corpi, contorti nella disperazione della fuga. Dopo molti anni passati a studiare la zona vesuviana, con il supporto di archeologi e vulcanologi Alberto Angela ricostruisce come in presa diretta i giorni che ne segnarono il tragico destino. Per farci respirare le atmosfere di quei momenti, individua alcuni personaggi storicamente esistiti la ricca matrona Rectina, un cinico banchiere, un politico ambizioso... - e li segue passo dopo passo, in un percorso che si può fare ancora oggi, per strade, campagne, case o locali pubblici.
I tre giorni di Pompei: 23-25 ottobre 79 d. C. Ora per ora, la più grande tragedia dell'antichità
Salvatore Alessandro Marsala - 17/06/2019 16:12
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Un libro sorprendente!
Si può definire lennesimo viaggio nel tempo ideato da questautore, che ATTENZIONE non si limita a parlarci della terribile eruzione.
Per buona metà dellopera Alberto Angela dà vita a unincredibile visita di Pompei e dintorni poche ore prima del disastro. Vediamo le ricche domus, gli affreschi, le contesse politiche e leconomia, le strade e le campagne, le meraviglie e i problemi... in una ricostruzione eccezionale, ricca di dettagli e accurata, capace di smontare falsi miti e di riportarci in questa piccola fetta del mondo romano.
Il suo unico difetto è che, con tutte le informazioni fornite, in certi punti può apparire un po dispersivo.
E alla fine (per modo di dire), dopo quella che può essere definita unattesa estenuante, si arriva al momento fatidico. Leruzione.
Qui lautore si è superato. Il tutto ci viene descritto in modo incredibilmente vivido e coinvolgente, tanto da farci quasi sentire in prima persona gli orrori di quel giorno. Una descrizione incredibilmente dinamica e scorrevole, che si legge tutta dun fiato.
Ottime anche le foto.
Salvatore Alessandro Marsala - 17/06/2019 16:12