Generazioni K-PopL'evoluzione della musica pop coreana attraverso le sue generazioni

Seconda generazione (2003-2011)

Dopo una fase di recessione, nel 2003 il successo dei TVXQ segnò il ritorno dei gruppi nel mondo dell'intrattenimento coreano e la crescita del k-pop come parte della hallyu (la popolarità della cultura sudcoreana all'estero). Tre le etichette principali sul mercato: SM Entertainment, JYP Entertainment e YG Entertainment. I TVXQ, insieme all’artista solista BoA, diedero il via ad una nuova generazione di artisti che esportarono il k-pop prima nel mercato giapponese poi nel resto dell’Asia: la cosiddetta seconda generazione del k-pop, di cui fanno parte anche Super Junior, Girls' Generation, SHINee, BigBang, 2NE1, 4Minute, Wonder Girls, 2PM, Kara, T-ara, A-pink, SNSD, Miss A e SISTAR.

 Questo periodo viene identificato come l’età d’oro di questo genere musicale, perché gli artisti hanno contribuito ad un’esplosione senza precedenti della scena. In questi anni furono introdotte molte novità come teaser (di album e videoclip), MV (ovvero i video musicali veri e propri), articoli di merchandise come photocard (immagini dei membri dei gruppi) e light stick (gadget luminosi che identificano un fandom, ogni gruppo ha il suo, i Bigbang furono i primi ad utilizzarli). Cambiò anche l’approccio al pubblico parallelamente all’arrivo dei social network e di YouTube, fondamentale supporto di diffusione dei videoclip dei brani. A livello artistico, si continuò con la sperimentazione già iniziata negli anni precedenti: gruppi come gli SHINee, ad esempio, inserirono nella loro musica elementi di electro-pop e synth-pop. Nel 2006 inoltre nacque la prima sub-unit (ovvero una formazione composta da membri di uno o più gruppi): Super Junior-K.R.Y (composta dalle tre voci principali dei Super Junior Kihyun, Ryeowook e Yesung).

Terza generazione (2012-2017)

Con la terza generazione il k-pop varcò i confini dell’Asia: grazie ai social media la musica coreana raggiunse un pubblico sempre più ampio (molti artisti riuscirono a finire nelle classifiche occidentali come quelle di Billboard). In seguito all’esplosione di «Gangnam Style» di Psy nel 2012 tutto il mondo iniziò ad interessarsi alle produzioni musicali sudcoreane e nel 2013 il programma Show Me the Money portò l'hip hop, fino a quel momento un genere musicale minore, tra le tendenze musicali dominanti. L’intera scena k-pop ne fu influenzata e iniziarono ad apparire sempre più idol hip hop e R&B (come gli EXO).

Nel 2017 una di queste formazioni, i BTS, riuscì a fare breccia negli Stati Uniti. I BTS nel giro di poco tempo riuscirono ad aggiudicarsi un Billboard Music Award, un American Music Award e a finire sulla vetta della Billboard 200 e della Billboard Hot 100. Ciliegina sulla torta: ben cinque nomination ai Grammy Awards.

La popolarità planetaria ottenuta dai BTS ha aperto le porte per il successo di altre formazioni come TWICE, BLACKPINK, MAMAMOO, Seventeen, GOT7, Monsta X e NCT. Molti di questi gruppi si sono formati nell’ambito di survival shows, programmi tv ideati con lo scopo di dare vita a nuove band: questa modalità di creazione degli idol veniva già utilizzata negli anni della seconda generazione, ma dal 2012 al 2017 queste trasmissioni hanno avuto un vero e proprio boom. La terza generazione ha visto emergere anche numerosi gruppi al femminile, con concept più originali rispetto al passato, come Red Velvet, EXID e Dreamcatcher.

Quarta generazione (2017-2022)

L’arrivo sulla scena di Stray Kids, (G)I-DLE, The Boyz e Ateez ha dato il via alla quarta generazione. C’è da dire che in questo caso i confini con la generazione precedente sono molto meno marcati, perché durante la quarta ondata erano ancora attivi numerosi gruppi emersi con la terza. ITZY, Tomorrow by Together (TXT), Aespa, EVERGLOW, STAYC e Enhypen ad esempio hanno debuttato tra la fine del 2017 e il 2018: sono considerati appartenenti alla quarta generazione, anche se alcuni li vedono come gruppi della terza. Altri come Purple Kiss e SuperM sono emersi negli anni successivi.

Tra la terza e la quarta generazione alcuni tratti caratteristici sono comuni (come l’uso dei social network per la promozione, tra sfide su Tik Tok e dirette su Instagram con i fan), e il mercato si è arricchito sempre più di nuove formazioni perché l’interesse verso il k-pop è più vivo che mai. Le nuove band hanno potuto contare sul vantaggio di potersi rivolgere direttamente ad un pubblico internazionale, ma al tempo stesso hanno dovuto affrontare più competizione: con tanti gruppi in circolazione è stato più difficile emergere.

Ma il fenomeno k-pop si è dimostrato inarrestabile, nonostante la pandemia: nel 2020 i concerti e gli eventi dal vivo si sono fermati, ma la produzione di musica è andata avanti. Nell'aprile 2020 SM Entertainment ha lanciato il primo servizio di concerti in streaming a pagamento al mondo in collaborazione con la piattaforma online Naver: Beyond Live.

Ultima generazione

Nel 2018 il k-pop è stato incoronato come sesto mercato musicale più grande al mondo dalla International Federation of the Phonographic Industry. Da allora la crescita è stata costante, e lo dimostra l’arrivo – anche recente – di tanti nuovi gruppi caratterizzati da uno stile innovativo. Formazioni come NewJeans, LE SSERAFIM e IVE stanno gettando le basi per la prossima generazione.

Cosa riserverà il futuro? Secondo molti esperti BABYMONSTER, ZB1, BOYNEXTDOOR e Xikers stanno anticipando le nuove tendenze, che prevedono anche il ritorno delle formazioni al maschile dopo il boom di quelle femminili (ADOR, PLEDIS, BELIFT, AROUDUS, FANTAGIO, SM, JYP e KQ). Non resta che stare a guardare.