Apparente Innocenza

Nella primavera del 2000, Roma viene scossa dal tragico omicidio di Daniela Casalgrandi, una bella e giovane liceale di 17 anni dell'Istituto Artistico Caravaggio. Il suo corpo, è rinvenuto orribilmente sfigurato in un appartamento al civico 8 di Via Colle di Mezzo.

Le indagini rivelano che l'appartamento è stato affittato da Mario Rivaldi, il padre della sua migliore amica Antonia. Ma le sorprese non finiscono qui: Daniela aveva una relazione segreta con Mario ed era incinta al momento della sua morte. Inizialmente, i sospetti ricadono su Davide Maggiaro, il violento fidanzato di Daniela, con un passato di giovane teppistello di borgata.

Il caso è affidato al procuratore della Repubblica Vincenzo Tebaldi, che porta avanti gli interrogatori nella sala della procura di Roma. L'indagine prende una svolta decisiva quando Antonia Rivaldi, figlia di Mario e migliore amica di Daniela, diventa la principale sospettata.

Attraverso una serie di intensi flashback durante gli interrogatori, emergono i drammatici eventi che hanno portato all'efferato omicidio. La verità viene a galla quando Antoni confessa di avere scoperto la relazione tra suo padre e Daniela, una scoperta che ha distrutto il matrimonio dei suoi genitori e provocato la gravidanza della sua migliore amica. La gelosia e il senso di tradimento hanno spinto Antonia a compiere un gesto estremo.

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