Il profumo dei sogni

Una storia dei nostri tempi, tempi nei quali la rincorsa quotidiana, spesso non si sa neppure a cosa, fa scivolare ai margini della stessa esistenza sentimenti e rapporti umani.
E così possono succedere cose solo apparentemente strane, come quella di diventare invisibili. Possibile?
Succede a Tano Schiera, il protagonista del "Profumo dei sogni", uomo sensibile e con un profondo senso di responsabilità, che non ha esitato a sacrificare i sogni giovanili per il lavoro e la famiglia.
Succede quando il mondo dei valori in cui ha sempre creduto gli si sbriciola attorno, quando si accorge di non contare più, di non riuscire più a comunicare.
Alla soglia della pensione perde il posto come avviene ogni giorno per tanta gente, vittime della crisi occupazionale, e per giunta diventa un peso per una moglie troppo presa dalla sue aspirazioni piccolo borghesi e per un figlio perdigiorno e cocco di mamma.
E allora Tano torna sognatore, per allontanarsi, forse definitivamente, da quella realtà che non lo accetta.
Giovanni Barrile, l'autore:
"Questi giorni sono i giorni dell'apparire. Bisogna essere assertivi e vincenti ad ogni costo. Bisogna quasi usare violenza l'uno sull'altro per farsi largo in questa corsa verso il successo.
Chi, invece, è legato, per carattere, cultura, o per altri motivi, ai vecchi schemi in cui contava più l'essere rispetto all'apparire, in questa grande arena della vita si trova quasi ad essere messo in disparte, sino quasi a scomparire pian piano e perdersi nell'ombra, quasi ad annullarsi."
Tano sarà salvato dal ritrovato amore dei suoi, rinsaviti - dopo alcuni colpi di scena - dalla prove di bontà e dall'altruismo di quell'uomo, dimesso solo nell'aspetto, non certo nell'animo.
Una storia che ricorda quei drammi umani e familiari così bene rappresentati dal teatro di Eduardo De Filippo.

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