Monkey Punch
Nato a Hamanakacho e morto a Tokyo all'età di 81 anni nel 2019, è noto al mondo manga per aver ideato il personaggio di Lupin III, l'inafferrabile e incorreggibile ladro gentiluomo. Monkey Punch (pseudonimo di Kazuhiko Kato) non fu solo un grande mangaka, ma anche regista, docente universitario di linguaggio del fumetto e character designer giapponese.
Iniziò la sua carriera da disegnatore per caso, senza un'istruzione specifica. Impiegato come tecnico di radiologia presso il Kushiro Red Cross Hospital, venne incoraggiato dal direttore dell'ospedale ad approfondire gli studi e a proporre le sue opere agli editori del genere. Fu così che nel 1965 pubblicò Playboy Nimon, la sua prima storia a fumetti. Lo stile occidentalizzato dei disegni, che riproponevano le linee dei caricaturisti e degli illustratori americani, fu il suo trampolino di lancio.
Due anni più tardi, pubblicò una seconda serie di fumetti sulla rivista Weekly Manga Action che narrava le avventure del nipote giapponese del noto ladro trasformista parigino Arsenio Lupin. L'opera mescolava abilmente azione, senso dell’umorismo ed erotismo. In breve tempo, divenne un vero cult in Giappone e in tutto il mondo, tanto da ispirare diversi cartoni animati e film di animazione.
Una curiosità? Pare che lo pseudonimo non fu scelto dallo stesso Kazuhiko Kato, ma gli fu imposto dall'editore per marcare lo stile occidentalizzato dei fumetti e creare tra i lettori un velo di mistero sulla sua reale identità. Dopo anni di insegnamento, Monkey Punch visse in tranquillità a Tokyo, godendo dei profitti dei diritti d'autore su Lupin III. Intrattenne perfino un fitto e intenso rapporto di lavoro con i Kappa Boys, in Italia, responsabili delle riedizioni di Lupin.